Accoglie lontano
tra nuvole e cielo,
oltre il pensiero
uno stato d’animo turbato.
Al quarto perfetto stadio,
posto tra il cuore e il nulla
dove gli antichi orientali
ruotavan l’amore.
Frutto di passione e odio,
tagliente in sacre lame.
Forte e propria
di lati eterni.
Fu il mondo a perderla.
Pura nel colore del mondo stesso
desiderando l’abbraccio.
Chissà se mai abbraccerà me stesso.
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